FrankenstAin 02, tecnoWebPerformance, il 18/4/2002 dalle ore 21 alle ore23

Siamo tutti Creature, Cyborg, Replicanti della matrice ...

Corso di Teoria e Tecnica della Comunicazione Multimediale
dell'Accademia di Belle Arti di Macerata
Streaming audio/video grazie a
interact.it

La performance e' composta da diversi elementi "separati" che si riuniranno nel "corpo scenico". Una grossa cornice conterra' i corpi dei performer di cui non si vede la testa (oppure in altre fasi si vedra' solo la testa). Le azioni dei performer ruoteranno attorno al tema della trasformazione uomo/macchina e viceversa. Sulla cornice saranno videoproiettate delle immagini video realizzate in tempo reale attraverso la ripresa in macro di oggetti e materiali inerenti alla contrapposizione naturale/artificiale. La colonna sonora mixata in tempo reale comprendera' una selezione di rumori ambiente, elaborazioni elettroniche, frammenti di musica commerciale e brani di testi tratti dal Frankenstein e da "chiacchiere quotidiane" sui temi della genetica, robotica, globalizzazione, mezzi di informazione.

Sara' realizzato un punto di vista per gli spettatori della rete.
Dall'Url: www.accademiabellearti/frankenstain.htm

Attraverso Internet si avra' una visione video-audio-streaming particolare della performance. Un performer avra' in mano una web-cam da portare in giro per tutto lo spazio scenico mentre un'altro performer in chat dialoghera' con gli spettatori chiedendo cosa vogliono che venga inquadrato. Alcuni testi-chat potranno anche essere letti e inseriti nella colonna sonora. In questo modo il web-cam-performer sara' costretto ad inserirsi nelle azioni sceniche attraverso delle modalita' indicate dal cyber-spazio. Si evidenziera' cosi' l'intrusione e l'influenza della "rete" nello spazio del "reale".

ALTRE INFO

La Creatura e il dott. Frankenstein sono sempre stati un punto di riferimento per chi riflette sul rapporto tra uomo e tecnologia. Sono stati spesso citati, anche per scopi e finalità opposte, da diversi studiosi e artisti del'immaginario scientifico, specialmente in questi ultimi anni. Il Living Theatre aveva trattato e messo in scena, nel 1964 e '65, questo archetipo dell'immaginario scientifico in un memorabile spettacolo di teatro politico. Rileggiere la loro messa in scena è stato molto stimolante, così tanto da farmi pensare ad una rimessa in scena del Frankenstein cercando di attualizzarne i temi alla luce dei monitor (computer-televisivi) dilaganti ormai nel nostro quotidiano e tenendo conto dell'evoluzione subita dalla Creatura fino al Cyborg e all'Avatar dei racconti Cyberpunk. Oggi in occidente viviamo in una "realtà tecnologicamente aumentata" dove la dicotomia tra naturale e artificiale è una questione ormai superata. Oggi saper dialogare con la macchine, con l'informatica e le sue possibilità, vuole anche dire sapere come viene gestito il potere e riuscire ad immaginarne alternative possibili. Lo spazio del teatro può essere un luogo privilegiato per riflettere su questi temi perché può mostrare e usare le tecnologie della comunicazione elettronica come non è possibile fare in altri contesti artistici o produttivi. Così abbiamo realizzarto un studio con gli studenti del Corso di Teoria e Tecnica della Comunicazione Multimediale dell'Accademia di Belle Arti di Macerata durante le ore del mio corso su Video e Teatro.

Tutte le informazioni sul lavoro, immagini, diario ecc. si possono trovare all'Url: www.accademiabellearti/frankenstain.htm

Nel maggio 2001 lo studio è stato rappresentato con ottimo successo nel Teatro Lauro Rossi di Macerata e alcuni estratti del lavoro sono stati pubblicati sul recente libro di Anna Maria Monteverdi "Frankenstein del Living Theatre", BFS Edizioni, Pisa.

Per meta' aprile del 2002 e' prevista una nuova versione della performance. Queta volta si realizzera' una tecno-azione ispirata ai temi del Frankenstein di circa 15 minuti per un numero limitato di spettatori e da ripetere a ciclo continuo nell'arco di due e tre ore.

Giacomo Verde / Marzo 2002