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NIENTE È COME SARÀ


Oper'azione artistica

di Giacomo Verde
in memoria dell'esperimento di comunicazione telegrafica
avvenuto a Crespina il 17 maggio 1844

Il progetto NIENTE È COME SARÀ si è articolato in due momenti espositivi e performativi: il 21 settembre e il 12 ottobre del 2014.
In occasione della collettiva “Dal Solstizio all'Equinozio: scambi di memorie” a Cura di M. Francesca Pepi, Ass. Cult. “Fuori dal Museo”, nel Parco di Montelisi a Crespina (PI).

21 Settembre

Sulle pareti esterne della casina gialla del Parco di Montelisi, si è creata una installazione con un filo elettrico che forma la scritta continua “NIENTE È COME SARÀ”.
La parte della scritta “NIENTE È COME” è stata posizionata sul lato lungo mentre la parte finale “SARÀ” sul lato corto, ovvero dietro l'angolo.



La scritta fa parte di un circuito elettrico, alimentato da una batteria, dove ad una estremità è posto un “arcaico tasto telegrafico” e all'altra un petardo (a innesco elettrico) su una sacca di colore.
Il circuito si completa con due fili messi a terra, ad ogni estremità del circuito stesso, in modo da dimostrare la conduttività della terra (scopo dell'esperimento del 1844).

L'installazione si è inaugurata con una performance così articolata:

1) si è chiesto agli spettatori di registrare con i propri video cellulari tutto quello che avveniva.
2) si è spiegato brevemente il funzionamento del circuito elettro-telegrafico, dedicato all'esperimento del 1844 del prof. Matteucci.
3) si è innescato il circuito con il collegamento a terra.
4) si è premuto il tasto telegrafico che, chiudendo il circuito, ha fatto scoppiare la sacca di colore posta all'altra estremità della scritta.
5) si è chiesto agli spettatori che hanno videoregistrato di passare i propri file all'autore.



Tra il 21 set. e il 12 ott.

È stato montato un video che documenta la performance utilizzando le riprese degli spettatori e alcune interviste agli abitanti di Crespina che ricordano il racconto dell'esperimento del 1844.

Si è poi creata una piastrella in ceramica con QRcode in stile ottocentesco da posizionare sulla parete dell'installazione, così che chiunque inquadri il QRcode con il proprio smartphone possa rivedere la performance e le interviste.



12 ottobre

Durante una visita guidata nella villa Regnoli (sede principale dell'esperimento del 1844) l'autore ha illustrato l'importanza dell'esperimento del 1844 in relazione al periodo storico: non esisteva ancora l'elettricità domestica, ancora non esisteva l'unità d'Italia e nascevano le prime ferrovie come speranza di pacificazione mondiale e unità dei popoli attraverso il libero commercio.

Infine, in una delle torrette della villa, si è ripetuto l'esperimento, con il colpo di fucile che ne segnalava la riuscita, utilizzando una tecnologia moderna: il cellulare.
Si è inviato un SMS ad un cacciatore posizionato in prossimità della villa Valdisonsi (sede ricevente dell'esperimento del 1844) che quando ha ricevuto il messaggio ha esploso un colpo di fucile.



Infine si è illustrata la piastrella QRcode sulla parete della casina gialla del Parco di Montelisi, spiegando l'allegoria dedicata alla ninfa Melusina: una delle antiche rappresentazioni della Madre Terra che porta fecondità e prosperità... come la trasmissione elettrica della Terra.

Si sono quindi salutati i visitatori ricordandogli che “NIENTE È COME SARÀ” …


Lucca, Crespina, ottobre  2014

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