Per myDomus.com
Presentazione dell’Oper’azione di net-art


qwertyu.net
Ideazione e direzione artistica Giacomo Verde
Poesie Lello Voce, Suoni Mauro Lupone

Qwertyu sono le prime sette lettere della tastiera p.c. (la leggenda vuole che facessero parte del primo messaggio e-mail della storia).
Si è scelto questo titolo come paradigma dei contenuti dell’opera: i primi segni, pensieri organizzati, che stanno alla base della costruzione di senso come costruzione di architettura, e viceversa, in un contesto strutturato dal linguaggio informatico della rete.

Qwertyu potrebbe essere la parola di una lingua antica, comunque sia pone una domanda, fa chiedere “cosa significa”, apre delle possibilità.

Qwertyu sarà il luogo d’incontro tra l’immaterialità del web, la leggerezza della poesia, la materialità dell’architettura, e la transitorietà del suono: ovvero sarà l’incontro tra i loro diversi archetipi.
Il pulsante “submit” del web, interpretato per come appare, cambia senso e diventa il mattone-parola per la “costruzione” di architetture primarie che supportano versi poetici (aperture polisemantiche) e aprono suoni:


il mattone è la porta-link: la struttura è trasparente, la materia connette, la parola è pesante, l’architettura pensante, il suono portante.
Tutta questa interscambiabilità di sensi diventa evidente e possibile nel mondo del segnale informatico.

Qwertyu attiverà un forum e una mailing list (e forse altri processi interattivi in rete) che non dovranno essere il solito scambio di opinioni e informazioni ma piuttosto scritture creative, provocazioni semantiche, azzardate costruzioni di senso, operazioni artistiche continue ....

Qwertyu stimolerà l’interazione tra poesia e architettura anche oltre il web con la realizzazione di due cartoline: una trasparente con stampato un testo poetico, in modo che si possa guardarci attraverso sovrapponendo le parole all'ambiente circostante, da inviare e/o distribuire con Domus e in eventi-mostre; una seconda cartolina sarà invece pubblicata nel sito e potrà essere stampata attraverso la rete, sarà fatta in modo da contenere una o più finestre da ritagliare, in rapporto alle parole, attraverso cui inquadrare parti del proprio paesaggio.

L’idea che sta alla base di qwertyu.net è sì quella dell'arte in quanto progetto, ma a partire dalla convinzione che il progetto non pre-esiste all’opera ma si chiarisce e si realizza contemporaneamente alla sua ideazione-realizzazione, scontando sempre lo scarto della non coincidenza univoca, dovuto alla polisemanticità intrinseca di qualsiasi oper’azione artistica. Quindi cosà sarà alla fine qwertyu.net lo sapremo solo ad oper’azione conclusa.

Ne sito si prevedono almeno:

11 pagine web di architteture poetiche (ovvero testi poetici in forma architettonica):
Il mattone; La parete; La porta; La finestra; La casa; Il palazzo; L’edificio pubblico; La piazza; Il ponte; La città; Punti di tensione (senza mattoni).

Ogni pagina web avrà una sua composizione e diversi sviluppi e modalità di interazione. Da ogni pagina si potrà accedere a tutte le altre.

Inoltre:

1 pagina web che connette alcuni siti di architettura con siti di poesia.
1 pagina web di forum dove lasciare messaggi brevi. Impostata in modo da invitare a scrivere segnali “poetico-architettonici”.
1 pagina web di iscrizione ad una mailing list creativa bidirezionale
1 pagina web con la simulazione della cartolina poesia-architettura trasparente
1 pagina web con la cartolina di poesia-architettura con l’invito a scaricarla e realizzarla a casa propria.
1 pagina web di credits e ringraziamenti con relativi links.

Quindi, al momento, si prevedono almeno 17 pagine web, ma nel corso della realizzazione potrebbero crescere di numero. Si cercherà comunque di non superare le 20 pagine in modo da non appesantire e complicare la fruibilità.

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Si allegano i file html per visionare le prove tecniche finora realizzate

 

e due poesie di Lello Voce.

Anche una prigione è una casa con porte e finestre, con
scale ripide come fughe in prestissimo e, vedi, anche
una poesia è una casa con stanze e corridoi tra strofe e
strofe e anche una poesia, come una prigione, rinchiude
tutto ciò che dico in ciò che non dirò ma anche una galera
credimi, come una poesia può trasformarsi in nave pirata
in ammutinamento splendido delle sbarre e delle travi
portanti, dei solai polverizzati dall'urlo in catena che scatena

l'utopia ultima di nostra pena

 

Sono soglie sottili i sentimenti, sono transiti dallo spazio
allo spazio, sono come sensazioni progettate, assonometrie
del cuore e dell'aorta in spaccato ortogonale, flussi idraulici
di sangue e spiriti e spiritelli di pallori e clamori, amore
calore, colore, un riassetto dell'urbanizzazione globale
del sito-anima, un'interfaccia CAD del fegato all'occhio
sono i respiri consecutivi delle travi in aggetto sul nulla
i tiranti tesi troppo tesi che tengono l'abisso sospeso sul tuo

sguardo cieco.

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Giacomo Verde 10 giugno 2000