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TECNO-PERFORMANCE
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Cercando Utopie:contagio - Cercando Utopie - SO... da P.P.P. - Rivel'azione - oVMMO - Intro

Video-Performance

"CERCANDO UTOPIE: CONTAGIO"
da un'idea di Giacomo Verde - musiche di Paolo Ravaglia
grazie a Città del Teatro, Armunia, l’Arboreto Mondaino

Le vecchie utopie sociali sono morte, ma nuovi modi di "immaginare" e realizzare "mondi migliori" si stanno concretizzando "qui e ora" senza rimandare la soluzione delle ingiustizie in un lontano ed ipotetico futuro che non esiste più: perchè il futuro è adesso, non è più domani.

Le persone e i movimenti che stanno “attuando un futuro migliore” hanno parole e immaginari che nascono dal “fare” e che vanno oltre i soliti schemi estetici e politici.
“Cercando utopie: contagio” è dedicata a tutti loro: è nata dall'irriverente “diritto al Delirio” di Galeano, si è svezzata con un certo Brecht riscritto da Don Durito della Lacandona, si è nutrita dei testi di Marcos e degli zapatisti, ha bevuto dai bicchieri di tanti “pensieri dal basso”, ha ascoltato il “suono della foresta che cresce”, ha bruciato e ringraziato antenati, si è scrollata di dosso quasi tutte le parole che aveva e ha impastato visioni e pixel su un velo da sposa ... infine adesso si mostra continuando a cercare “quello che manca” ...

“Cercando Utopie: contagio” non racconta una storia ma cerca di esprimere, attraverso 10 azioni sceniche, l'immaginario di coloro che stanno realizzando un altro mondo possibile. E' un teatro politico che non vuole denunciare o criticare ma piuttosto schierarsi dalla parte di chi “critica facendo” mostrando i loro (nostri) valori al di là di ogni retorica.

Vedi scheda completa e immagini

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Tecno-Video-Performance

CERCANDO UTOPIE
di e con Giacomo Verde

su un testo del Subcomandante Marcos e B. Brecht


La proiezione di Video-clip dedicati alla Carta dei diritti umani accoglie gli spettatori. Ma sono parole contraddette dalle immagini.
E forse, allora, l'unico diritto che abbiamo e' quello di ascoltare, guardare e tacere.
Occorre allora imparare ad esercitare il diritto a sognare e a delirare.

Da dentro un sacco, come un cadavere che prende vita, si comincia a leggere la paradossale "Relazione per il Tavolo 7: cultura e mezzi di comunicazione nella transizione verso la democrazia. Dialogo tra il Subcomandante Marcos e lo Scarafaggio Cavaliere Errante Don Durito della Lacandona".

Così inizia la tecnoperformance "Cercando Utopie" primo studio sul futuro possibile. Protagonisti sono uno scarafaggio, il Subcomandante Marcos e Bertolt Brecht, per parlare della speranza e della necessità di immaginare un futuro migliore.

Alcuni micro-video nati da "Il diritto al Delirio" di Edoardo Galeano, fanno da sfondo alla performance ...
Questi materiali sono presenti nel sito 5116-Maya.
Vedi:
www.verdegiac.org/5116maya

Scheda Tecnica:
Spazio scenico di almeno 5 x 6 metri.
Sala oscurabile.
Telo-schermo bianco di sfondo
.
Un video proiettore (minimo 1200 A-Lumen), con ingresso per segnale PC, da posizionare frontalmente a circa 6 metri dallo schermo. (In caso di difficoltà di reperimento possiamo fornirlo noi).
4 riflettori con bandiere e Mixer luci.
Un radiomicrofono tipo “ambra”.
Impianto audio con mixer per voce e musica.
Un tavolino e una sedia.
Si richiede l'assistenza di un tecnico di sala, per le luci e l'audio. Tempo di montaggio circa 2 ore.
Durata della performance 30 minuti circa.

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"Cercando Utopie" e "Cercando Utopie: contagio" fanno parte del

Progetto EutopiE

EutopiE è un progetto multidisciplinare, e un sito web di comunicazione artistica sulle nuove utopie possibili, che intende crescere attraverso la collaborazione e il libero utilizzo dei materiali prodotti o segnalati, secondo lo spirito del copy-left.
Il "camminare cercando" è il continuo felice luogo d'arrivo.
Vedi
www.eutopie.net anche per valutare altre possibilità di collaborazione e sviluppo.

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conferenza-performance

"SO...”"
DAL "CALDERÓN" DI P.P. PASOLINI

Nella parte finale del "Calderon", scritto nel 1973, Pasolini ambienta l'ultimo sogno di Rosaura in un lager. Il sogno, che descrive con straziante lucidita' il rapporto tra vittime e carnefici, finisce con un gruppo di operai che, cantando e con bandiere rosse in pugno, irrompe nel campo di concentramento liberando tutti.
Ma l'ultima battuta dell'opera e': - ... di tutti i sogni che hai fatto o che farai si puo' dire che potrebbero essere anche realta'. Ma quanto a questo degli operai, non c'e' dubbio: esso e' un sogno, niente altro che un sogno.-

Il testo e' stato la base per uno studio realizzato nel maggio del 2004 con gli studenti del corso di Video-Teatro dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Si e' cercato di attualizzarne la messa in scena con l'utilizzo dell'immaginario e delle macchine video, ottenendo dei risultati molto interessanti, sia sul piano linguistico che formale, cercando di andare oltre il sentimento di "non futuro" espresso dal testo.
L'attrice Roberta Biagiarelli ha gentilmente prestato la sua voce per il video della parte centrale dell'opera mentre una giornalista di TM6 ha efficacemente re-interpretato il ruolo dello Speaker previsto nel testo di Pasolini.

La performance in forma di conferenza rimette in campo i materiali di partenza mostrandone l'elaborazione fino al racconto-ricostruzione dello studio, per rimettere ancora in campo i temi e i sentimenti trattati dal Calderon di Pasolini.

Scheda Tecnica:
Spazio scenico di almeno 5 x 6 metri.
Sala oscurabile.
Possibilità di appendere uno schermo di tulle alto 2,80 largo 3,50 al centro dello spazio scenico. La base dello schermo-tulle deve toccare la terra.
Un video proiettore (minimo 1200 A-Lumen), con ingresso per segnale PC, da posizionare frontalmente a circa 6 metri dallo schermo di tulle. (In caso di difficoltà di reperimento possiamo fornirlo noi).
Da 4 a 8 riflettori da posizionare ai due lati della scena (2 o 4 per lato). Mixer luci.
Un radiomicrofono tipo “ambra”.
Impianto audio con mixer per voce e musica.
Due tavolini e due sedie.
Si richiede l'assistenza di un tecnico di sala, per le luci e l'audio. Tempo di montaggio circa 2 ore.
Durata della performance 30 minuti circa.


Si può comunque realizzare la conferenza-spettacolo anche con minori esigenze tecniche e di spazio.

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Performance Installativa

"RIVEL'AZIONE"



Nel corso di una performance si distrugge un televisore estraendone l'anima metallica che viene ricollocata al centro di un grande Mandala che contiene 4 schermi-TV.
Una colonna sonora etno-tecno accompagna la realizzazione dell'installazione che ritrasmetterà continuamente la sua genesi.

Scheda Tecnica:

6 TV color (o monitor) di almeno 26 pollici
1 vecchio TV color da distruggere
2 video camere con cavalletto e 2 video cassette.
Legname o scaffali in alluminio per creare la struttura
che sorregge i 4 Tv-color
.
Cartone o compensato per creare il mandala da dipingere.
5 barattoli da ½ Kg di Acrilico
5 piccole pennellesse
2 secchi di plastica
Un martello
Guanti da lavoro
25 Kg di gesso scagliola
Una tela su "pannoforte" di 50x70 cm
Chiodi e altro materiale da ferramenta

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Spettacolo Inter-mediale

oVMMO - da le METAMORFOSI di Ovidio
con il gruppo Xear.org

oVMMO: ovidiometamorphoseon di Xear.org. vede in scena Mauro Lupone (compositore elettronico e sound designer), Massimo Magrini (programmatore e musicista elettronico), Marco Sodini (attore e performer), Giacomo Verde (videoartista, tecnoperformer) in una performance multimediale ispirata alle Metamorfosi di Ovidio in cui si fonde l'uso live di tecnologie audio e video con la presenza di un attore.
Lo spettatore si trova di fronte ad un ambiente creato da una videoproiezione - immagini create in tempo reale da videocamera, webcam, computer - e da musiche elettroniche - anch'esse create in tempo reale - in cui il corpo dell'attore viene continuamente "trasmutato", mentre la sua voce narra i miti eterni delle Metamorfosi.
Una macchina scenica 'metamorfizzante' che intreccia diversi linguaggi e in cui si perdono i confini fra naturale e artificiale, fra corpo ed elettronica, tra realtà e mito.

scheda completa e immagini

Scheda tecnica:

Spazio scenico di circa m 8x8.
Possibilità di appendere o sorreggere un fondale
per videoproiezione di m. 3x4.
2 cavalletti laterali con 4 sagomatori da 500 w.
+ mixer luci 12 canali.
Mixer suono (più piccolo possibile) con 12 ingressi
di alta qualità (connessioni sia XRL che 1/4"),
4 sub-groups con uscite dedicate,
2 uscite ausiliarie post fader, luce per il banco mixer.

Amplificazione di potenza lineare (50/18000 Hz) e
4 diffusori per una reale quadrifoni
con basso rapporto segnale-rumore e distorsione;
2 buoni monitors da palco
Cavi con connessioni rinforzate e schermatura adeguata

Possibilmente una connessione web ISDN.

3 ore per il montaggio

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